E’ previsto un compenso per l'amministratore di sostegno?
L’amministratore di sostegno svolge un'attività che si presume prestata con animo di gratuità. Essa
non può quindi essere retribuita con un compenso. Molto spesso per l'A.d.S. si onera di attività
impegnative e cospicue: per questa ragione è previsto che possa essergli liquidato un rimborso delle
spese e, eventualmente, un’equa indennità che verrà quantificata dal Giudice Tutelare con
riferimento all'attività effettivamente svolta e al patrimonio della persona amministrata.
CONSENSO INFORMATO ad accertamenti o cure e trattamenti medico-sanitari: occorre l’amministratore di sostegno?
Nel caso in cui occorra effettuare sul paziente medesimo un intervento cd. salva vita di carattere indifferibile, il consenso informato non risulta necessario, perché il medico può agire in stato di necessità. Ricorre lo stato di necessità quando il medico si trova ad agire mosso dalla necessità di salvare il paziente dal pericolo concreto ed attuale di un danno grave alla sua persona e l’intervento
che effettua è proporzionale al pericolo che intende scongiurare. In questo caso il medico è autorizzato, senza alcun valido consenso, a compiere tutti gli atti che ritiene non procrastinabili e necessari.
Diversamente, quando si manifesta la necessità di interventi urgenti, il Tribunale, in presenza di
valida documentazione medica attestante lo stato di incapacità, può procedere alla nomina di un
amministratore provvisorio per l’espressione del consenso, in presenza delle seguenti condizioni:
-incapacità psichica certificata
- necessità dell’intervento (vedi convenzione di Oviedo, ratificata con legge 145/2001)
L’autorizzazione a prestare il consenso informato non viene mai inserita nel provvedimento a tempo
indeterminato, perché sarebbe una delega in bianco.
Si può chiedere l’A.d.S. per un minore?
No. La richiesta può essere presentata e il relativo decreto può essere emesso solo nell'ultimo anno
della minore età ed esso diventa esecutivo a decorrere dal momento in cui la maggiore età è
raggiunta.
Qual è il regime di pubblicità dell’A.d.S.?
Il provvedimento che apre l’amministrazione di sostegno viene comunicato all'ufficiale dello stato
civile per le annotazioni in margine all'atto di nascita del beneficiario. La relativa annotazione risulta
solo sulla copia integrale dell’atto di nascita e non sull’estratto. Il provvedimento risulta poi nel
certificato generale del casellario (solo l’A.d.S. a tempo indeterminato) e quindi nella visura che una
Pubblica Amministrazione chieda.
E’ possibile che un’amministrazione di sostegno aperta presso un Tribunale venga trasferita
ad altro Tribunale, nel caso di cambio di residenza o di domicilio effettivo dell’amministrato?
Sì.
Un soggetto può chiedere di accedere al fascicolo A.d.S.?
Nella A.d.S. provvisoria i soggetti legittimati (parente entro il quarto grado o affine entro il secondo
grado) possono accedere al fascicolo; altri soggetti devono chiedere autorizzazione al G.T. con
domanda in bollo da 16 euro.
Nella A.d.S. definitiva i soggetti non legittimati devono chiedere autorizzazione al G.T. con domanda
in bollo da 16 euro.
Gli eredi hanno diritto di accedere al fascicolo dopo la chiusura dell’A.d.S.
Amministrazione di sostegno urgente in caso di successione. Cosa fare?
Se la persona che necessita di A.d.S. diventa erede per la morte di un familiare prossimo (es.
marito/moglie) si può chiedere il provvedimento urgente con il quale chiedere di essere autorizzati
ad accettare puramente e semplicemente e, insieme, di essere autorizzati a riscuotere le somme di
spettanza, spiegando le ragioni di tale urgenza (es. unica fonte di sostentamento).
L’amministrato può sposarsi? Può fare testamento?
Sì, a differenza dell’interdetto, salvo che tali atti non siano stati specificamente vietati nel decreto di
apertura dell’amministrazione di sostegno.
Il ricorrente può rinunciare al ricorso?
Si, ma il giudice può procedere comunque d’ufficio.
Dopo la morte del beneficiario quali spese vengono autorizzate dal G.T.?
In linea di massima solo le spese urgenti e strettamente necessarie, come ad esempio chiusura di
utenze, pagamento competenza a badanti e spese funerarie, anche se – a rigore - sono spese che
dovrebbero essere sostenute dagli eredi. Rispetto al funerale e loculo l’A.d.S. può anche durante la
vita del beneficiario stipulare un contratto funerario pagando anticipatamente il necessario.